METODI ELETTRICI ED ELETTROMAGNETICI
Passiamo ora a descrivere le altre soluzioni
proposte da aziende operanti nel settore del
risanamento murario. Tali soluzioni non si
collocano però nell’ambito edile classico
(con l’analisi della tipologia e dei
materiali della muratura e il riferimento ai
concetti di aerazione, coibentazione,
impermeabilizzazione, rivestimento della
stessa) ma in un ambito puramente
impiantistico (installazione di centraline e
dispositivi).
Per descrivere queste soluzioni, che si
basano su principi elettrici ed
elettromagnetici, dobbiamo però fare
chiarezza su alcuni concetti di chimica e
fisica, legati a “fenomeni” dimostrati
sperimentalmente da oltre un secolo.
Tali concetti a molti di Voi risulteranno
nuovi mentre ad alcuni di Voi saranno più
familiari, in quanto studiati al Liceo
Scientifico o nei corsi di Laurea in
Ingegneria, Chimica e Fisica. Ognuno di Voi
potrà comunque trovare conferma a quanto qui
esposto grazie a Wikipedia o a siti di
informazione scientifica (a tal proposito
evidenziamo i termini di cui potete
verificare la correttezza).
Partiamo ricordando alcune caratteristiche
dei liquidi (e in particolare dell’acqua).
La capillarità è un fenomeno dovuto alle
interazioni tra le molecole di un liquido e
quelle di un solido in prossimità della loro
superficie di separazione. Le forze in gioco
che si manifestano in tale fenomeno sono
l'adesione (la forza di attrazione di natura
elettrostatica che si crea tra le molecole
di due sostanze diverse poste a contatto tra
loro) e la coesione (la forza di attrazione
di natura elettrostatica che si crea tra le
molecole di una stessa sostanza, tenendole
unite e opponendosi alle eventuali forze
esterne che invece tendono a separarle).
Nel caso di un liquido in un recipiente
(solido), la capillarità si manifesta sulla
superficie del liquido in prossimità delle
pareti del recipiente: questa può
presentarsi sollevata (come per l’acqua)
rispetto al resto della superficie (in
quanto le forze di adesione tra le molecole
del liquido e del solido sono maggiori delle
forze di coesione tra le molecole del
liquido) oppure abbassata (come per il
mercurio) rispetto al resto della superficie
(in quanto le forze di coesione tra le
molecole del liquido sono maggiori rispetto
alle forze di adesione tra le molecole del
liquido e del solido).
Si definisce inoltre tensione superficiale
la forza per unità lineare che tiene uniti i
lembi di un ipotetico taglio praticato
perpendicolarmente sulla superficie libera
del liquido.
Immergendo un capillare cilindrico in un
recipiente contenente un liquido, la
legge
di Jurin consente di calcolare
l’innalzamento o l’abbassamento del livello
del liquido nel capillare rispetto al
livello nel recipiente:
h = (2•γ•cosθ) / (ρ•g•r)
in cui sono messi in relazione h
(innalzamento o abbassamento del liquido nel
capillare), γ (tensione superficiale del
liquido), cosθ (coseno dell’angolo di
contatto tra la superficie del liquido e la
parete del recipiente), ρ (densità del
liquido), g (accelerazione di gravità), r
(raggio del capillare).
Comprendiamo quindi che in una muratura
l’altezza raggiunta dall’umidità di risalita
per capillarità può essere elevata in quanto
l’acqua ha una elevata tensione superficiale
e i capillari dei materiali costituenti sono
molto piccoli. Tuttavia nel caso di una
muratura è necessario considerare anche il
fenomeno dell’evaporazione dell’umidità
presente, che non viene preso in
considerazione nella legge di Jurin.
Più precisamente, in una muratura l’umidità
di risalita per capillarità raggiunge la
massima altezza nel momento in cui la
quantità di acqua che (evaporando) sta
uscendo dalla muratura è uguale a quella che
sta entrando alla sua base. Di conseguenza,
impedendo all’umidità presente nella
muratura di evaporare (ad esempio rivestendo
la superficie inferiore della muratura con
lastre di marmo, mattonelle di pietra o
piastrelle di qualsiasi materiale) si
aumenta l’altezza raggiunta dall’umidità di
risalita.
In una muratura soggetta al problema
dell’umidità di risalita si è individuato un
altro particolare fenomeno: la presenza di
una differenza di potenziale elettrico
(ovvero una tensione elettrica) tra il
terreno (polo positivo) e la
muratura umida
soprastante (polo negativo).
Segnaliamo che nel caso di una muratura
asciutta la differenza di potenziale
elettrico tra il terreno e la muratura
soprastante è sempre uguale a zero.
Quindi la risalita dell’umidità in una
muratura è causata dalla capillarità e non
dalla differenza di potenziale elettrico
(come molti affermano), che ne è invece una
conseguenza.
La presenza di una differenza di potenziale
elettrico è dovuta alle caratteristiche
delle molecole dell’acqua e dei materiali
costituenti la muratura.
La molecola dell’acqua è una molecola polare
(o dipolo molecolare) in quanto presenta una
carica parziale negativa in prossimità
dell’atomo di ossigeno (O) e una carica
parziale positiva in prossimità dei due
atomi di idrogeno (H).
I materiali costituenti la muratura sono
solitamente ossidi (prevalentemente di
silicio, ma anche di calcio, di alluminio,
di ferro, …) e quindi le loro molecole sono
composte almeno da un atomo di ossigeno.
In una muratura lungo le pareti dei
capillari le molecole dell’acqua legano
chimicamente con le molecole dei materiali
costituenti (lato idrogeno per l’acqua e
lato ossigeno per i materiali) mentre
all’interno dei capillari le restanti
molecole dell’acqua (dipoli liberi)
proseguono la risalita. Le molecole
dell’acqua legate a quelle dei materiali
costituenti presentano quindi libero il lato
ossigeno (negativo) e di conseguenza si
genera una differenza di potenziale
elettrico tra il terreno (polo positivo) e
la muratura (polo negativo).
Possiamo quindi affermare che i metodi
(elettrosmosi
e
dispositivi elettromagnetici), che propongono
l’annullamento di questa differenza di
potenziale elettrico per risolvere il
problema dell’umidità di risalita, partono
da un suo effetto (differenza di potenziale)
e non dalla sua causa (capillarità). Invece
la barriera chimica, che di fatto è una
impermeabilizzazione alla base della
muratura, opera impedendo la risalita
dell’umidità per capillarità.